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Il colore rosso nella cultura italiana (A2)

Leggi questo articolo per scoprire alcune curiosità sulla presenza del colore rosso nella storia e cultura italiana. Oltre alle domande sulla comprensione del testo, troverai anche attività per imparare parole nuove, ripassare i nomi dei colori e il loro uso come aggettivi.   

Prima di iniziare la lettura

A. Ricordi i nomi dei colori in italiano? Ripassiamoli con queste attività

Il colore rosso nella cultura italiana

Il colore rosso è tradizionalmente associato all’amore e alla passione. Rappresenta il desiderio e l’energia vitale (il sangue è rosso), è sicuramente un colore che non passa inosservato e stimola, in chi lo osserva, diverse reazioni emotive. Proprio per questo i segnali che indicano un pericolo sono di colore rosso e, nel campo della pubblicità, serve a richiamare l’attenzione dei potenziali compratori.  

È opinione comune che gli italiani siano delle persone passionali, vitali, che non passano inosservate… proprio per questo hanno sempre avuto una relazione particolare con il colore rosso che appare spesso come segno distintivo della nostra storia e della nostra cultura. Vediamo insieme un po’ di esempi.

La bandiera italiana

Iniziamo dalla bandiera nazionale: il tricolore[1]Nome usato per riferirsi alla bandiera italiana composta, appunto, da tre colori: il verde, il bianco e il rosso., ispirato a quello francese, si differenzia, però, per l’uso del verde (al posto del blu), ripropone i colori bianco e, appunto, rosso in tre bande verticali. Il rosso rappresenterebbe, secondo alcuni, il sangue versato dai soldati italiani nelle molte guerre che si sono succedute nel corso della storia, mentre, per altri, è un riferimento proprio all’amore come sentimento universale di fratellanza.

Rosso pompeiano

Tra i resti archeologici della città di Pompei, distrutta dall’eruzione del Vesuvio nel ’79 d.C., ci sono molte opere trovate nelle splendide ed eleganti ville dei patrizi romani[2]Appartenenti alla classe sociale più alta nell’antica Roma, i cittadini più ricchi e influenti della città. dove predomina un colore rosso molto intenso e particolare che, proprio per questo, ancora oggi, viene chiamato “rosso pompeiano”.

La toga di Dante

Immagine di William

Parliamo adesso di Dante Alighieri, il padre della lingua italiana. Avete notato che in tutte le illustrazioni che si hanno di lui, viene sempre ritratto con una toga rossa? Secondo una teoria si tratta della divisa tradizionale della Corporazione dei medici e degli speziali[3]A cavallo tra il 1100 e il 1200, in molte città europee tra le quali Firenze, iniziano a costituirsi le Corporazioni delle Arti e dei Mestieri, raggruppamenti di individui che svolgevano la stessa … Continue reading, ovvero degli antichi farmacisti.

Dante faceva parte di questo ordine, cosa che gli permetteva di partecipare alla vita politica della sua amata Firenze. Ovviamente ci sono anche altre teorie tra le quali il rosso è simbolo della virtù e della carità o quella per cui tutti i pittori si ispiravano alla rappresentazione più antica esistente, quella di Giotto, che raffigura il “sommo poeta”[4]È uno dei modi in cui viene chiamato Dante Alighieri. Sommo significa “il più alto” e in questo caso è da intendersi come “il più importante”, ovvero il “più importante tra i poeti”, … Continue reading in una una veste rossa.

Rosso o giallo Ferrari?

Immagine di Steven Tyler PJs

E se adesso vi chiedo di chiudere gli occhi e pensare a una Ferrari? Sono sicuro che la immaginate rossa… beh, dobbiamo chiarire una cosa: il colore originale di questa famosissima macchina era il giallo, ispirato allo scudo della città di Modena dove è stata creata. Solo a partire dal 1930, la FIA [5]Federazione Internazionale dell’Automobile, associazione creata nel 1904 per tutelare gli interessi dei club automobilistici e dei suoi utenti. decide di identificare le case automobilistiche attribuendo un colore in base alla nazionalità e all’italiana Ferrari toccò… il rosso, naturalmente, dando vita ad un’accoppiata che dura da allora.

Rosso Valentino

Negli anni ’50 un giovane studente di nome Valentino Garavani, destinato a diventare uno dei massimi rappresentanti della moda italiana, rimane impressionato dal vestito rosso di un’anziana signora presente tra il pubblico dell’Opera di Barcellona. Quell’intenso colore, impossibile da ignorare, che risaltava tra il bianco, il blu e nero abbondantemente presenti in quel teatro, fa pensare a Valentino che “una donna vestita di rosso sia sempre meravigliosa, la perfetta immagine dell’eroina”.

Quando nel 1959 Valentino apre il suo primo atelier[6]parola francese che significa laboratorio di un artigiano (in italiano “bottega”), molto usata nel campo della moda per indicare il luogo di lavoro di uno stilista., decide che il rosso è il colore che distinguerà i suoi abiti femminili e lo converte nel simbolo della sua casa di moda, presente in ogni sua collezione. Quella particolare e intensa tonalità di rosso è conosciuta oggi, in tutto il mondo, con il nome di “rosso valentino”.

Rosso Campari

Immagine di franzconde

E per finire, parliamo di aperitivo e, specialmente, di uno dei più famosi in Italia e all’estero: stiamo parlando del Campari, la bevanda alcolica dal gusto amaro, dall’aroma intenso e… dall’inconfondibile colore rosso! Come recita il suo slogan, Red Passion, il Campari è una vera e propria passione per gli italiani, il re indiscusso dell’aperitivo, uno dei momenti di socialità che maggiormente contraddistingue la nostra cultura e che ha influenzato, negli anni, il mondo del cinema, dell’arte e, in generale, del made in Italy.       

Comprensione del testo

B. Dopo aver letto l’articolo indica se le seguenti affermazioni sono vere o false

C. Osserva queste parole estratte dall’articolo: conosci il loro significato?

D. Adesso metti in pratica quello che hai imparato nell’attività precedente inserendo le parole esaminate nella frase opportuna.

E. I colori si comportano come tutti gli aggettivi, alcuni di loro hanno però forme invariabili. Osserva l’immagine qui sotto (se hai bisogno la puoi scaricare qui).

F. Inserisci negli spazi vuoti i colori che vedi nelle immagini facendo attenzione alla concordanza di genere e numero con i sostantivi a cui si riferiscono.