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Le parole giuste per un mondo giusto (B2)

Attività di comprensione del testo, potenziamento lessicale e analisi interculturale basata su un’intervista a Cristina Zenato, ecologista esperta nel comportamento degli squali, in cui si parla del linguaggio e della sua importanza nel modellare la realtà in cui viviamo.

Il pdf dell’attività può essere scaricato gratuitamente facendo click qui.

Introduzione

Durante l’attività introduttiva viene chiesto al discente di associare la parola squalo (il disegno dovrebbe chiarirne il significato semmai ce ne fosse bisogno) con un’immagine e spiegarne brevemente i motivi. Oltre stimolare la conversazione, l’obiettivo è quello di far emergere i costrutti culturali che stanno dietro all’idea che abbiamo degli squali: dato che la maggior parte di noi non ha mai avuto un’esperienza diretta con questi animali, sarà altamente probabile che le informazioni siano reperite dal mondo del cinema, dalla letteratura, dalla televisione e dai giornali.

Altrettanto probabile è che emergano sentimenti di timore su cui è bene porre l’attenzione dal momento che verranno trattati all’interno dell’intervista e nelle altre attività su di essa basate. Nella seconda parte vengono fornite informazioni generali sugli squali che hanno il compito di stimolare la curiosità nei discenti. Sarebbe opportuno far fissare l’attenzione sull’uso di espressioni come “predatori apicali”, “ecosistema marino”, “(minacciati di) estinzione” che aiuteranno più avanti nella comprensione del testo.

Infine, vengono fornite delle informazioni sul numero delle morti umane provocate dagli squali in comparazione con quelle provocate da altri animali: viene chiesto agli studenti di ripensare alla scelta fatta durante la prima attività con l’obiettivo di stimolare nuovamente la conversazione e, magari, provare a reimpiegare qualche espressione di quelle segnalate sopra.

Attività A

Dopo una prima lettura dell’intervista, i discenti sono chiamati a inserire le domande e i frammenti di testo mancanti da una lista che troveranno immediatamente sotto l’articolo. Le chiavi dell’esercizio: 1-I, 2-O, 3-E, 4-M, 5-Q, 6-D, 7-F, 8-B, 9-A, 10-N, 11-G, 12-P, 13-L, 14-H, 15-C.

Attività B.1

In questa prima attività di esplorazione e potenziamento del lessico, vengono analizzate le espressioni “acque infestate” e “essere in agguato”: l’obiettivo è quello di far capire agli studenti il loro significato negativo, soprattutto se messe in relazione con la situazione presentata nell’intervista. Attraverso l’uso di un dizionario monolingue (solo in un secondo momento e nel caso in cui gli studenti non riuscissero ad afferrare bene i significati, si potrà ricorrere all’uso di un traduttore) e con l’aiuto del docente, verranno analizzate le proposte alternative con la finalità di far cogliere le sfumature negative (anche in queste caso in riferimento ai contenuti dell’intervista) di alcuni verbi.

Le chiavi dell’esercizio: infestare > proliferare in un luogo e renderlo pericoloso con la propria presenza; in agguato > pronto ad attaccare all’improvviso; alternative (con accezione positiva) > vivere, popolare.

Attività B.2

Nella seconda parte dell’attività vengono analizzati gli aggettivi “minaccioso” e “aggressivo” e il sostantivo “assassino”. Viene poi fornita una lista di quattro sinonimi per ogni parola e quattro contrari solo per gli aggettivi. Con l’aiuto di un vocabolario monolingue, possono essere analizzate le alternative della lista e collocate all’interno dello schema seguendo i criteri di raggruppamento proposti. L’attività può servire da spunto per introdurre l’uso del dizionario dei sinonimi e dei contrari.

L’obiettivo principale, anche in questo caso, rimane il potenziamento lessicale e l’osservazione di come l’uso contestuale di certe parole possa modificare il senso generale del messaggio che si intende trasmettere.

Le chiavi dell’esercizio: minaccioso > temibile, inquietante, pericoloso, intimidatorio > rassicurante, benevolo, bonario, amichevole; aggressivo > feroce, impetuoso, violento, irruente > mansueto, pacifico, mite, dolce; assassino > omicida, sicario, delinquente, criminale.

Attività C

Attività di reimpiego centrata sulla produzione scritta (può essere svolta come compito da fare a casa) in cui si chiede agli studenti di rielaborare un testo con il fine di modificarne il messaggio di fondo. Viene proposta l’analisi di un articolo che riporta il caso di un nuotatore morso da uno squalo. Alla luce di quanto letto nell’intervista e con l’apporto delle analisi lessicali realizzate nelle attività B.1 e B.2, gli studenti dovranno individuare i contenuti dell’articolo più sensazionalistici e mirati a creare un clima di tensione, quindi cambiarli per redigere un testo dai toni più pacati e rassicuranti.

In alternativa, può essere proposto agli studenti di redigere una lettera da inviare alla direzione del giornale in cui manifestare il proprio disaccordo con il contenuto dell’articolo, offrire una lettura alternativa dei fatti e spiegare la necessità di convivere con gli squali, data la loro importanza nel mantenimento dell’ecosistema marino.

Se la classe è incline a certi di tipi di lavoro, può anche essere proposto un role play in cui gli studenti, dopo essersi previamente informati, possono inscenare una discussione sul modello del talk-show televisivo tra un comitato di cittadini preoccupati (con delle posizioni vicine a quelle espresse nell’articolo) e altri, magari facenti parte di un gruppo ecologista, che si preoccupano della salvaguardia degli squali.

Attività di riflessione interculturale

Viene presentata l’espressione “essere uno squalo” impiegata per definire negativamente una persona troppo ambiziosa, disposta a tutto pur di raggiungere i propri scopi. Dal punto di vista lessicale, vengono forniti altri due aggettivi (“opportunista” e “arrivista”) e altre due espressioni (“disposto a tutto” e “senza scrupoli”) per integrare ulteriormente quelli analizzati nelle precedenti attività.

Dal punto di vista culturale, l’espressione in oggetto può essere utilizzata per introdurre il tema della descrizione di alcune caratteristiche della personalità degli esseri umani attraverso metafore con il mondo animale. In questo senso possono essere anche presentate espressioni simili come “essere uno sciacallo” o “essere una iena” (considerando il livello per cui è pensata questa attività, sarebbe opportuno non fermarsi al ben più semplice livello metaforico che mette sullo stesso piano, ad esempio, una persona lenta con una tartaruga, ma fare un ulteriore passo e analizzare altre espressioni che coinvolgano più concretamente e in modo discriminatorio, il mondo femminile, come “essere una gallina/oca/vipera” e la sua caratterizzazione sessuale e razziale “essere una pantera”).

Le interpretazioni delle caratteristiche degli animali sono soggette alla cultura in cui vengono espresse e, di conseguenza, relative al contesto: da qui la domanda se, nei Paesi di origine degli studenti, esistono espressioni simili, quali eventualmente le sostituiscono e quali significati vengono attribuiti agli animali all’interno delle loro culture di appartenenza.


Il pdf dell’attività può essere scaricato gratuitamente facendo click qui.


Crediti: Kevin Lorenzen, Contaminazionvisive, Campingaourir, Blue-Hat-Graphics, GraphicMama-team, Sebastian Pena Lambarri, Rawpixel, Brgfx, Bianca VanDijk, Giusti596, Jamescastro_