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Che cosa diciamo alle persone che non stanno bene quando vogliamo augurargli di sentirsi presto meglio?
Siamo a febbraio e, anche se le temperature alte che ci sono in questi giorni ci potrebbero far pensare il contrario, siamo ancora nel pieno dell’inverno. E si sa, l’inverno significa freddo, pioggia (o neve), giornate corte e, soprattutto, piccoli e grandi malanni tipici di questa stagione.
Raffreddore, influenza, virus, tosse, febbre sono solo alcune delle parole che probabilmente stiamo ascoltando con maggior frequenza tra i nostri amici, familiari, colleghi e conoscenti. Che cosa possiamo dire loro per esprimere la nostra vicinanza e augurargli di tornare presto in forma?
L’espressione più usata è senza dubbio “spero che tu guarisca/ ti rimetta/ ti riprenda presto”. Possiamo utilizzare il verbo che preferiamo (guarire, rimettersi o riprendersi): il significato, in questo caso, è sempre lo stesso.
Abbi cura di te
Se invece vogliamo esortare qualcuno che non sta bene a prendersi cura di se stesso per guarire il prima possibile, possiamo usare l’espressione “riguardati” (imperativo del verbo pronominale “riguardarsi”), magari accompagnata da un bel “mi raccomando” che serve ad intensificare la nostra volontà di empatizzare.
Ovviamente, “riguardati” include una serie di consigli (e possibili rimedi) come: “stai in casa”, “stai al caldo”, “riposa”, “vai dal medico”, “prendi delle medicine” (o più spesso «prendi qualcosa«), “bevi cose calde (come un tè o una tisana)”, ecc.
E se sta male il mio capo?
Ovviamente possiamo usare tutte le espressioni che abbiamo appena visto anche in un contesto formale. In questo caso dobbiamo solo ricordarci di rivolgerci a “Lei” (formale) invece che a “tu” (informale): “spero che Lei guarisca / si rimetta / si riprenda presto” o “si riguardi” andranno benissimo.
Nel caso di un testo scritto, come ad esempio una mail di lavoro a un capo, un collega di un altro dipartimento che non conosciamo bene o un cliente, possiamo utilizzare, nella parte conclusiva del messaggio, insieme ai saluti, l’espressione “auguri di pronta guarigione” come anche “Le auguro una pronta guarigione”.
Statemi bene!
Nella speranza che non dobbiate usare troppo questa espressione e, soprattutto, che non dobbiate ascoltarla perché non state bene, vi lascio con una domanda. Immaginate che a casa vostra più persone contemporaneamente, ad esempio vostra madre e vostro fratello, siano alle prese con un forte raffreddore e che vogliate augurare loro una pronta guarigione: come adattereste le espressioni analizzate finora?
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Crediti:
Andrea Piacquadio, Karolina Grabowska, Pavel Danilyuk, Edward Jenner.